Copenhagen e dintorni 2015
11-16 Agosto 2015
Anche quest'anno sono arrivate le sospirate vacanze. Siamo riusciti a pianificare un viaggetto, non molto lungo ma significativo e in poche righe racconterò quanto visto, visitato e accaduto. Non mancherà una selezione di foto, le più importanti, perché mettere tutte le 445 scattate non gioverebbe alla salute e scoraggerebbe i pochi ben intenzionati alla lettura. Come al solito l’intento è dare qualche accenno e trasmettere qualche emozione, come si propone ogni buon diario di viaggio. Per gli approfondimenti rimandiamo alle guide turistiche e ad internet che in questi casi fa un ottimo servizio.
Day 1 - Landing
Una delle cose belle di Copenhagen è che essendo una città di ridotte dimensioni rispetto ad altre metropoli europee (Londra, Parigi, ecc.) le distanze sono più circoscritte e in pochi minuti si riesce ad arrivare dall'aeroporto al centro e la si può girare agevolmente anche a piedi. Questo ci permette di sfruttare al meglio il nostro tempo.
La sera appena arrivati siamo subito andati a fare un giro nel centro per poi cenare nella bellissima zona di Nyhanv, dove le case colorate si rispecchiano nel canale.
Passeggiata nei dintorni, sosta in riva al mare ad ammirare il bellissimo panorama, tra cui l’imponente teatro dell’opera. Sulla via del ritorno assistiamo ad un dj set con musica locale e internazionale nella piazza del Municipio e poi rientriamo.
Day 2 - Copenhagen
Il giro di oggi inizia con una bella passeggiata. L'hotel non è lontano dalla zona del castello di Rosenborg e decidiamo di metterci in cammino. Per strada passiamo attraverso un grande parco con relativo laghetto. Sosta per foto e poi ci dirigiamo verso il giardino botanico che contiene migliaia di piante. Passiamo tra i vialetti, costellati da ogni tipo di fiore, saliamo sulla collina, passeggiamo in riva al laghetto delle ninfee ed entriamo nelle serre che come struttura richiamano i Kew Gardens visitati l'anno prima a Londra. Ci chiediamo come riescano a gestire tutto questo ben di Dio senza far pagare un biglietto di accesso. Proseguiamo vedendo da fuori il castello di Rosenborg, che mette in mostra i gioielli della Corona, un altro magnifico parco, la Cittadella, fortificazione con bastioni e fossato, e arriviamo a destinazione.
La Sirenetta è un luogo simbolico non solo per la città ma per il mondo intero. Il cielo non è il massimo in prospettiva delle foto ma arrivati ne scattiamo alcune perché a mio avviso è meglio una foto non bellissima che non aver fatto neanche una foto. Il luogo è pieno di turisti da tutte le provenienze, come si poteva immaginare ma si riesce a trovare qualche inquadratura decente e una di queste riporta un gabbiano che fa compagnia alla Sirenetta.
Proseguiamo verso il centro, sostiamo per il pranzo e poi visitiamo prima la Marmorkirke, la chiesa con la grande cupola che richiama San Pietro a Roma e poi quello che è l'attuale Palazzo Reale. La regina è in casa perché sopra sventola la bandiera. Giro veloce, qualche foto alle guardie in alta uniforme e poi di nuovo in marcia. A Nyhanv decidiamo di prendere parte ad una visita guidata sui canali e prendiamo i biglietti. Abbiamo un'ora e mezza di tempo prima della partenza del battello e visitiamo la Torre circolare che fa anche da Osservatorio e che assicura una bella vista sulla città e poi via verso il battello.
La visita in battello è bellissima. Si navigano girano quelli che sono i vari canali ricchi di storia e di architettura. Alcuni sono stati costruiti da sovrani che di ritorno da Amsterdam hanno voluto copiarne lo stile, altri passano vicino a barche, navi e lo yacth reale, alla Sirenetta, altri ancora si lasciano a lato strutture ultramoderne o palazzi antichi carichi di secoli.
All'arrivo cena e poi a riposo perché la giornata è stata impegnativa e il domani lo sarà altrettanto.
Day 3 - Oresund
Oggi si fa un salto in Svezia. Il ponte Oresund collega Danimarca e Svezia, è lungo 15,9 km, è stato inaugurato nel 2000 e in circa un'ora di viaggio si arriva a Malmö, dall'altra parte. L'architettura del ponte è imponente e discreta al tempo stesso. Il viaggio sul mare in una giornata di sole splendido lascia il suo segno nella memoria.
Malmö è una cittadina fra l'antico e il moderno dove domina il Turning Torso, il grattacielo capolavoro di Calatrava che sembra un corpo umano mentre sta facendo una torsione. Il cielo blu fa da sfondo a fantastiche foto.
Dopo di ciò visitiamo il castello (un po' troppo moderno per i miei gusti) e il centro. Carino, ci sono cose interessanti da vedere, tipo il parco centrale, il duomo, il municipio e la via centrale. Rientriamo per vedere ancora qualcosa di Copenhagen. Ci attende Christiania, questo "stato" nella città, fondato dai giovani hippies all'inizio degli anni settanta che ha le sue peculiarità (si rimanda a quanto presente in internet o nelle guide turistiche per approfondimenti).
La passeggiata serale in centro non può mancare e ci permette di conoscere meglio questa città.
Day 4 - Fredericksborg Slot
Anche oggi si esce da Copenhagen. Meta è Hillerod, città a 40 minuti di treno, dove c'è il castello di Fredericksburg, che colpisce per la sua architettura, per il lago e per i giardini curatissimi che lo circondano. Anche oggi il tempo è dalla nostra. Si arriva alla stazione poi ci si incammina verso il castello. Per strada ammiriamo il lago e decidiamo di prendere il battello per raggiungere la nostra destinazione. Paesaggi mozzafiato di presentano davanti. Visitiamo il castello e l’audioguida è un ipod di prima generazione. Chissà se Steve Jobs aveva pensato anche a questo uso quando ha progettato il cosino. Piccolo, leggero, pratico e molto funzionale. Con il bluetooth o il wifi si potrebbe progettare un’app che permetta di scaricare i contenuti multimediali in prossimità di luoghi di rilevanza culturale.
Il castello contiene una raccolta di quadri e opere d’arte, arredi, abiti che traccia la storia della Danimarca dalla proclamazione della monarchia assoluta ai giorni nostri e che permette di capire meglio il paese in cui ci troviamo.
Facciamo pranzo nei giardini del castello, in quelli un po’ in disparte perché tutta questa bellezza merita di essere rispettata. Riprendiamo la visita dei giardini che non si conclude in pochi minuti e rimaniamo ammirati dalle geometrie tracciate da aiuole, cascate, rivoli d’acqua e il lago. Sembra di essere in una fiaba e capisci perché proprio in queste ambientazioni sono nate le fiabe.
Al rientro vogliamo fare come i danesi ossia giriamo la città in bici per entrare sempre di più nella cultura. Sembra una cosa scontata, ma non è da tutti i giorni qui da noi vedere che le macchine si fermano per dare la precedenza a te che sei sulla bicicletta. In 2 ore e 30 ci vediamo un bel po’ di città e ci muoviamo molto agevolmente.
Cena nei dintorni dell’hotel e poi passeggiata perché è la città che ci chiama.
Day 5 - Arte E Cultura
Fra le varie proposte culturali che la città offre oggi decidiamo di visitare la fondazione Carsberg che raccoglie capolavori dell’arte antica e moderna. Diciamo che alla fine della visita non viene offerta la birra, anzi, si fanno pagare. Non è lontano dall’hotel e ci avviamo convinti che l’apertura sia alle 10.00 del mattino. Arrivati sul posto un cartello attesta che l’orario invece è quello delle 11.00. Per non buttare il tempo ad aspettare l’apertura, visitiamo il municipio storico e il monumento ad Andersen che ha reso famosa la Danimarca con le sue fiabe. In municipio si stanno tenendo alcuni matrimoni e questo ci permette di vedere alcune peculiarità. Non so perché ma i matrimoni al nord Europa mi fanno sentire nel film “Quattro matrimoni e un funerale”. Una peculiarità l’abbiamo vista nella passeggiata pomeridiana, dove uno sposo portava in giro la sua novella sposa a bordo della bici modello Christiania, quella con il cassone davanti, progettata e costruita nell’omonimo quartiere.
Torniamo alla Fondazione ed inizia la visita. Subito dopo la biglietteria c’è il Giardino d’inverno, una serra dove chi non è interessato all’arte può fermarsi e aspettare gli altri vedendo alberi, piante, fiori e statue. Noi scegliamo di visitare la collezione e ci facciamo un giro in Egitto, nell’antica Grecia, Roma, tra gli etruschi, tra le sculture francesi e danesi dei secoli recenti e vedendo dei bellissimi quadri di impressionisti famosi quali, Van Gogh, Cezanne, Monet, Gauguin … Non è l’expo di Milano ma si fa un piccolo viaggio nel mondo, e anche nel tempo.
Dopo la visita ci concentriamo sull’acquisto dei souvenir e visitiamo alcuni angoli che non avevamo ancora visti in questa città.
Dopo la cena in un ristorante tipico assistiamo ad un concerto blues, dove lla cantante (di cui non ho avuto modo di trovare il nome) oltre a cantare alcuni brani suoi, esegue anche classici del blues (una per tutte “You make me feel like a natural woman”) e qualcosa dal repertorio del film The Blues Brothers (Sweet home Chicago). La gente inizia a ballare e ci sono alcuni che sono molto bravi, altri si improvvisano al momento, altri ancora tentano l’approccio alle ragazze, ma nessuno riesce a stare fermo. E’ una musica che tocca l’anima e che muove il corpo. Non a caso si chiama soul.
Day 6 - Design & Flying Back
E’ arrivato il giorno di fare le valige, purtroppo. In mattinata abbiamo ancora qualche ora libera e decidiamo di visitare il Museo del Design, visto che la Danimarca è famosa anche per questo. L’edificio si trova in un vecchio ospedale e riporta gli oggetti più importanti che hanno fatto la storia del design. Sostanzialmente è diviso in tre parti, Utopia e realtà, Abiti e tessuti, arredi. C'è anche una collezione temporanea relativa al secolo del bambino che è degna di essere visitata, per la storia e per vedere quelli che erano i giocattoli, abiti e accessori anche della nostra infanzia (ricordiamo che la Danimarca è la patria della Lego).
Una nota dolente è che sia nella collezione Carsberg, sia qui non è disponibile un’audioguida e le didascalie sono solo in danese e in inglese. Per me l’inglese è pur sempre uno stimolo ma per altri alcune cose potrebbero non essere capite più profondamente perché a volte le lingue straniere possono essere barriere. Ci vorrebbe anche qui lo spirito di Steve Jobs come al castello di Fredericksburg.
Dopo di che ci si dirige verso il centro per l’ultima passeggiata, le ultime foto e poi verso l’aeroporto.
Ho voluto mettere giù alcuni spunti di un racconto di viaggio e spero che sia stato di vostro gradimento e possa essere d’aiuto per un possibile itinerario.