Cracovia, Auschwitz e Czestochowa
Intro
Ho voluto ospitare sul mio sito questo diario di viaggio per dare spazio a questo genere di racconto. Penso sia bello dopo aver viaggiato lasciare non solo delle foto ma anche qualche narrazione. Fa bene a chi l'ha vissuta e fa bene a chi la legge perchè rende partecipi. Carlo è un ottimo narratore e Giorgio ha fatto delle belle foto. Questa narrazione è la raccolta delle chat su whatsapp, con tanto di foto, durante il loro soggiorno.
Buona lettura
Cracovia
Oggi giornata veramente intensa in giro per Cracovia. Abbiamo visto la bellissima piazza del mercato e l'imponente chiesa di Santa Maria con il suo splendido altare. A seguire l'università jaghellonica dove ha studiato il Papa (Giovanni Paolo II) e poi il wawel con la cattedrale nella cui cripta sono sepolti i re di Polonia. Siamo poi saliti in cima per vedere le famose campane di San Sigismondo e quindi ci siamo diretti al Castello del wawel ed abbiamo ammirato la famosissima" dama con ermellino" di Leonardo. A seguire abbiamo visitato gli appartamenti reali, il tesoro della corona, un esposizione di armi antiche ed infine i saloni di rappresentanza del Castello che sicuramente, con la piazza del mercato é la maggiore attrazione di Cracovia, città veramente bella, viva e ben tenuta. La particolarità è che vediamo in giro gente solo giovane, ma gli anziani dove saranno finiti?...stasera cena in un locale tipico, tra l'altro i prezzi per mangiare sono veramente convenienti. Domani vedremo Auschwitz...
Auschwitz
Oggi siamo andati ad Auschwitz, escursione molto significativa ed intensa sia da un punto di vista umano che morale. Viene la pelle d'oca a sentire cosa subirono là dentro quei poveri prigionieri ebrei,a vedere le toccanti fotografie esposti e gli oggetti conservati tra cui scarpe, vestiti, valigie e soprattutto tonnellate di capelli. È forse il luogo in cui l'aberrazione umana ha raggiunto il suo più alto livello, chi gestiva il campo aveva potere di disporre liberamente della vita dei prigionieri anche più di un imperatore medioevale...oltre 1,5 milioni di persone morirono in questo inferno, alcuni appena arrivati altri dopo indicibili stenti dovuti alle condizioni di vita inumane a cui venivano sottoposti. Penso che una volta nella vita bisognerebbe andarci, si capirebbero molte cose..domani andremo anche al quartiere ebraico di Cracovia e poi torneremo ad un programma più leggero ma sempre interessante visitando le famose miniere di salgemma. Ieri sera tipica cena polacca, buona ma la cucina italiana resta la migliore...
Le Miniere di sale
Oggi abbiamo iniziato la giornata visitando il quartiere ebraico. Era giusto andarci per il significato morale del luogo ma devo dire che dal punto di vista estetico ed architettonico è stato un po' deludente, anzi direi che il quartiere era un pizzico trasandato. Degna di nota una chiesa, tra l'altro cattolica, caratterizzata da un imponente altare dorato. Purtroppo avevamo poco tempo perché incombeva a mezzogiorno l'escursione alle miniere di salgemma e quindi non abbiamo fatto in tempo a vedere la famosa fabbrica di schlinder, peccato. Da segnalare nella zona un localino alquanto buio ma caratteristico dove abbiamo bevuto un buon caffè uscito da una macchina a forma rotonda veramente particolare e bella da vedere. Come dicevo abbiamo dunque proseguito per le miniere di sale distanti da Cracovia circa mezz'ora. Lì una brava guida ci ha fatti scendere attraverso 54 rampe di scale e ci ha guidato attraverso ambienti naturali veramente belli e suggestivi in un percorso lungo oltre 2 km della durata di 2,5 ore. Siamo arrivati sino a 130 metri di profondità ammirando varie sculture di sale tra cui quella di Goethe e di Giovanni Paolo Secondo, oltre che diversi attrezzi da lavoro. Vi erano poi scene riprodotte con manichini quasi reali su come si viveva e si lavorava in miniera ed infine abbiamo assistito a giochi di luce con sottofondo musicale di Chopin. Ma il top è stato l'aver potuto ammirare una cappella fatta interamente di sale compresi i lampadari e caratterizzata da uno splendido altare con crocifisso, da statue varie tra cui quella della vergine, dalla riproduzione dell'ultima scena e di altre famose scene religiose tutte di sale. Questa Chiesa è unica al mondo, già solo lei valeva il prezzo del biglietto. Insomma avrete capito che siamo rimasti tutti di sale...al rientro a Cracovia abbiamo visitato la galleria cracoviense, il più grande centro commerciale della città, ambiente questo che sicuramente sarebbe piaciuto a Stefania...stasera altra cena in locale tipico e domani ultimo giorno pieno dove andremo con auto noleggiata oggi su Internet(speriamo domani mattina di trovarla in stazione come concordato...) a Czestochowa distante 130 km da Cracovia e successivamente a Wadowice, paese natale del Papa. Ultima segnalazione: sia ieri che oggi abbiamo saltato il pranzo perché le escursioni ad Auschwitz ed alle miniere sono iniziate verso mezzogiorno per terminare dopo le 15, meno male che la colazione in hotel è abbastanza abbondante.
Czestochowa
oggi giornata impegnativa ma anche avventurosa visto che siamo usciti dall' albergo dopo le 8.30 per rientrarci poco prima di mezzanotte. Con la Yaris noleggiata siamo andati a Czestochowa, a 130 km da Cracovia per visitare uno dei santuari più famosi e visti del mondo, sicuramente il più importante per i polacchi, sinceramente devoti all'effige della Madonna Nera simbolo di questo mistico ed affascinante luogo caratterizzato dalla presenza di tante immagini, oggetti e ricordi personali di Papa Wojtyla. La basilica é in puro stile barocco mentre all' esterno ci sono varie statue che compongono una via crucis molto sentita e partecipata di cui siamo stati testimoni visto che si svolge principalmente al venerdì. Qui la religione è molto importante e seguita, lo si vede da come la gente prega intensamente anche al di fuori delle normali funzioni religiose durante le quali non si sente una chiacchera fuori posto come invece spesso capita da noi...dopo un frugale pasto in cui non abbiamo trovato nessun tipo di carne perché a Czestochowa al venerdì si mangia solo di magro, come previsto dal cattolicesimo, ci siamo diretti al paese natale di Giovanni Paolo Secondo, Wadowice, distante altri 130 km. Lì abbiamo visitato la casa in cui ha vissuto dalla nascita sino al 1938 con l'annesso museo veramente ben strutturato e molto interessante, ricco ovviamente di molti oggetti personali del Papa, compresa anche la sua pagella scolastica,la sua tenuta da sci con gli sci stessi, la pistola utilizzata da Alì Agca nel famoso attentato ed anche le casule indossate dai cardinali al suo funerale. Siamo poi entrati nella vicina Chiesa in cui è stato battezzato dove è infatti presente l'originario fonte battesimale utilizzato a tal fine. In questa Chiesa, sempre barocca, vi è anche una reliquia contenente alcune gocce di sangue di Wojtyla. La piazza antistante è invece dominata da una bella statua bronzea del pontefice. Lasciata Wadowice per rientrare a Cracovia dove dovevamo consegnare l'auto entro le 20 sono iniziati i problemi visto che il navigatore ha smesso di funzionare e quindi abbiamo perso la strada anche perché ormai era buio. Abbiamo dunque dovuto dirottare sull' aeroporto per la consegna dell'auto visto che dopo le 20 non era più possibile farlo in città ma la strada da fare senza più guida tecnologica era ancora parecchia con il rischio di non arrivare entro le 22 ultimo termine dato dall' agenzia di noleggio per la riconsegna. Con un po' di patema, visto che le indicazioni per l'aeroporto erano abbastanza scarse e c'era parecchio traffico, alla fine siamo arrivati alla meta dopo le 21.30 prendendo poi un taxi per rientrare a Cracovia e cenare dopo le 22.30...
Concludendo...
Come avrete capito non ci siamo certo annoiati, anzi...comunque la vacanza è stata bella e divertente ed i polacchi sono molto gentili e disponibili con i turisti, questi posti meritano dunque, secondo me, una visita. Domani ultima mattina in giro per Cracovia e poi ci dirigeremo nuovamente all' aeroporto per il rientro in serata. Ahimè vacanza dunque finita, grazie per la vostra gentile attenzione, passo e chiudo...Salutoni, Carlo.